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Sempre più donne si rivolgono ai servizi per accompagnamento e sostegno psicologico. Situazione aggravata dal lockdown
In concomitanza con la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, l’Unione dei Comuni del Distretto ceramico fa il report delle azioni messe in campo per arginare questo fenomeno, reso tristemente di grande attualità da recenti accadimenti.
Il Centro Antiviolenza distrettuale “Tina” è attivo da due anni a Sassuolo, in Via Adda 50, per 15 ore alla settimana, dal lunedì al venerdì. È possibile contattare il Centro al numero 0536.880598 o inviare un messaggio WhatsApp al 3426023507.
Quest’ultimo canale di comunicazione è risultato particolarmente utile durante il lockdown, quando risultava più difficile per le donne spostarsi per chiedere aiuto.
È inoltre attivo il servizio di reperibilità h 24 e nei giorni festivi, attraverso uno specifico numero di telefono dedicato ad uso esclusivo delle Forze dell’Ordine e del Pronto Soccorso degli Ospedali del territorio, collegato al numero telefonico nazionale 1522.
“Le donne che arrivano al Centro chiedono soprattutto di essere ascoltate – afferma la coordinatrice Loredana Morena – Il loro bisogno principale è quello di non sentirsi sole. Non tutte le donne sono pronte ad uscire dalla violenza. L’operatrice del Centro deve rispettare il tempo di ogni singola donna”.
Nel 2019 sono state accolte 76 donne vittime di violenza psicologica, fisica, economica e stalking per le quali si è reso necessario fornire accompagnamento e sostegno psicologico. La maggior parte di loro ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni e sono di nazionalità italiana (42), anche se il fenomeno interessa donne di diverse fasce d’età e provenienza sociale. Molte di loro sono sposate (38) e con figli minori (46). È doveroso sottolineare che tutelare una donna vittima di violenza, significa tutelare anche i suoi figli.
Lo scorso anno, è stato sottoscritto un importante Protocollo d’intesa con l’Ordine degli Avvocati di Modena per la fornitura di consulenza legale, civile e penale, gratuita per le donne vittime di violenza da parte di Avvocate, che presteranno la loro attività presso il Centro in forma volontaria e gratuita.
Da inizio anno fino al 30 settembre, sono state 82 le donne che si sono rivolte al Centro, segno di un costante incremento soprattutto dopo il lockdown, a conferma del fatto che la condizione di chiusura in casa ha incrementato le tensioni e le violenze. Sono stati invece 6 gli interventi in emergenza. Nel primo semestre del 2020, le 45 donne che si sono rivolte allo Sportello hanno ricevuto complessivamente 100 ore di colloqui in presenza e 150 colloqui telefonici.
I Centri ascolto sono invece attivi presso tutte le sedi del Centro per le famiglie distrettuale (Formigine, Maranello e Sassuolo). Nel 2019 sono state 184 le donne accolte presso il Centro Ascolto Donne, di cui 35 vittime di violenza psicologica o fisica, per le quali si è reso necessario intraprendere percorsi terapeutici di elaborazione dei traumi vissuti e 11 per le quali è stato attivato il Centro Antiviolenza Tina.
Fino al 31 ottobre di quest’anno, sono state 91 le donne che hanno usufruito del servizio, di cui 44 vittime di violenza, per le quali si è reso necessario avviare percorsi specifici. Sono stati effettuati 567 colloqui.
Anche in questo caso, durante il lockdown, il Servizio è rimasto attivo e ha effettuato i colloqui a distanza, tramite chiamate o videochiamate.
Ultimo aggiornamento: 30-08-2024, 14:46