Protezione civile

Nell'anno 2015 si è proceduto all’attivazione di un “Servizio Associato di Protezione Civile” per la programmazione della previsione e prevenzione dei rischi di natura calamitosa e per la programmazione e pianificazione delle azioni da attuare al fine di fronteggiare le emergenze nelle quali si debba attivare la protezione civile, nonché per il coordinamento dei primi soccorsi nel territorio dell'Unione dei comuni del Distretto Ceramico nel rispetto di quanto previsto dalla normativa nazionale e dalla L.R. n. 1/2005.

Infatti:

• il Decreto Legislativo 31 marzo 1998 n. 112, in attuazione della Legge 15 marzo 1997 n. 59, conferisce alle Regioni ed agli Enti Locali le funzioni amministrative in materia di Protezione Civile delineando un nuovo assetto delle competenze tra Stato, Regione ed Enti Locali;
• l’art. 108 del D.Lgs. n. 112/1998 attribuisce ai Comuni l’attuazione degli interventi di previsione, prevenzione e di emergenza nell’ambito comunale di riferimento nonché la predisposizione di piani comunali e/o intercomunali di emergenza, anche nelle forme associative di cui al Testo Unico sugli Enti Locali e in ambito montano tramite le Comunità Montane;
• la Legge Regionale n. 1 del 7 febbraio 2005 “Norme in materia di Protezione Civile e Volontariato. Istituzione dell’Agenzia regionale di protezione civile” ed in particolare l’art. 6, prevede che tutte le funzioni amministrative concernenti le attività di protezione civile siano di competenza del Comune, il quale deve stabilire l’organizzazione per lo svolgimento delle stesse, con la possibilità di provvedervi anche in forma associata;
• l’art. 1, comma 112, della Legge 7 aprile 2014 n. 56, prevede che “qualora i comuni appartenenti all'unione conferiscano all'Unione la funzione della protezione civile, all'unione spettano l'approvazione e l'aggiornamento dei piani di emergenza di cui all'articolo 15, commi 3-bis e 3-ter, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, nonché le connesse attività di prevenzione e approvvigionamento, mentre i sindaci dei comuni restano titolari delle funzioni di cui all'articolo 15, comma 3, della predetta legge n. 225 del 1992”;
• la Regione Emilia Romagna promuove l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali, prevedendo per i Comuni la possibilità di delegare alle varie forme associative i più ampi poteri per lo svolgimento di funzioni proprie e la gestione dei servizi.